Il clima è (già) cambiato – con Stefano Caserini

Siete tutti invitati alla presentazione del libro di Stefano Caserini: Il clima è (già) cambiato.

L’evento si terrà Giovedì 23 novembre alle ore 21:00 nel Salone di Casa Berva in via Verdi 26 a Cassano d’Adda.


STEFANO CASERINI è Ingegnere ambientale e dottore di ricerca in Ingegneria sanitaria. Insegna Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano. Svolge da anni attività di ricerca e di consulenza per enti pubblici e privati nel settore dell’inquinamento dell’aria e dei cambiamenti climatici. È co-direttore della rivista scientifica Ingegneria dell’Ambiente ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative, fra cui A qualcuno piace caldo (Edizioni Ambiente 2008), Guida alle leggende sul clima che cambia (Edizioni Ambiente 2009), Imparare dalle catastrofi (Altreconomia 2012) e Aria Pulita (Bruno Mondadori, 2013). È tra i fondatori dell’Italian Climate Network e dirige www.climalteranti.it, uno dei principali blog siti scientifici sul cambiamento climatico.

Evento: DIFESA DEL PAESAGGIO e STOP al CONSUMO DI SUOLO

 

DIFESA DEL PAESAGGIO e STOP al CONSUMO DI SUOLO

Venerdì 17 aprile ore 21,00

Auditorium Biblioteca Comunale (via Dante 4)

Cassano d’Adda

Ne parliamo con

  • Roberto Maviglia Sindaco di Cassano
  • Domenico Finiguerra promotore del Forum Nazionale Salviamo i Territori

Coordina Roberto Cantù, capogruppo di Cassano Etica Ecologista in Consiglio Comunale

 

Domenico Finiguerra dal 2002 al 2012 sindaco di Cassinetta di Lugagnano, comune alle porte di Milano dove nasce il piano regolatore a crescita zero. Promotore del movimento contro il consumo del territorio, della campagna e del movimento nazionale “Stop al Consumo di Territorio” e del “Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori”. Inoltre ha realizzato diverse pubblicazioni su questi temi.

Copertina del Libro 8mq al secondo
8mq al secondo – copertina
  

 

 

Alla fine della serata verrà presentato il suo ultimo libro “8 mq al secondo – Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento”.

 Siamo tutti invitati !

 

Al termine un piccolo rinfresco

       

 

 

 

Accessibilità universale: per migliorare il benessere e favorire l’occupazione

Accessibilità universale: per migliorare il benessere e favorire l’occupazione

Fortunatamente si fa un gran parlare, da qualche anno, di “accessibilità universale” e di ambienti e città “senza barriere”.

In molte città italiane sono già nati “laboratori dell’accessibilità universale” con lo scopo di coinvolgere tutti i soggetti economici e sociali del territorio nella creazione di un modello di sviluppo innovativo per la qualità della vita, il comfort ambientale e di benessere di tutte le cittadine e i cittadini.

L’obiettivo è quello di offrire a ciascuno la possibilità di godere la vita, studiando e progettando con rigore scientifico soluzioni tecniche e buone prassi capaci di trasformare la realtà alla luce delle nuove forme di accessibilità globale, creando inoltre momenti di svago e nuove opportunità culturali attraverso la realizzazione di eventi. Un esempio è la mostra “Vietato non toccare”, primo percorso museale tattile-olfattivo- sonoro, avviato nel 2004, che si visita al buio e che mette in grado tutti i visitatori di esplorare in piena autonomia gli ambienti del percorso

Va ricordato che il 70 % delle disabilità non è immediatamente visibile, che le differenze interpersonali non sono solo di tipo fisico, ma anche culturale, sensoriale e cognitivo, e che un soggetto nell’arco della propria vita modifica le proprie caratteristiche, acquisendo gradualmente delle disabilità: le Nazioni Unite stimano che entro il 2100 il 22,3% della popolazione mondiale avrà un’età intorno ai 65 anni, nel 2010 il dato era pari al 7,6%. Secondo una relazione dell’UE, entro il 2060 quasi un terzo degli europei avrà 65 anni o più, su una popolazione totale di 517 milioni.

Questi dati ci devono far riflettere sulle strategie da mettere in atto perché l’ambiente in cui viviamo, negli anni a venire sia sempre più accessibile, usabile in maniera sicura per tutti.

Dobbiamo sfruttare al meglio e da subito le opportunità che si presentano per adattare ambienti, sistemi e servizi ad una popolazione sempre più anziana, ma che dovrà necessariamente vivere il più possibile in autonomia.

Un’occasione da non perdere

Una occasione di stimolo interessante per cominciare questo processo di trasformazione dell’ambiente nella città di Milano è venuta dall’evento di EXPO, occasione unica per cercare di mettere a proprio agio visitatori, non solo del sito Expo, ma di tutta la città, oltre a stazioni e mezzi pubblici anche musei, ristoranti, esercizi commerciali e così via. Realisticamente pensiamo che solo qualche via sarà pronta per maggio, ma è comunque positivo che si sia avviato un processo che non potrà più tornare indietro.

Anche Cassano ha la possibilità di giocarsi bene le sue carte, con l’occasione di riprogettazione del centro che deriverà dalla deviazione del traffico sulla tangenziale. Creare una mobilità ciclopedonale “for all” in centro potrebbe essere il primo passo verso una città più vivibile, più “usabile” da parte di tutti i suoi abitanti, per favorire un sano sviluppo sociale dei nostri bambini e una maggior autonomia degli anziani che si renderà necessaria negli anni a venire.

Il tema di Expo solleva poi una serie di problematiche relative al cibo, che se dev’essere, ovviamente, prima di tutto accessibile a tutti (nel senso che tutti gli uomini devono avere accesso a cibo sufficiente al proprio sostentamento), è anche vero che, laddove le problematiche di approvvigionamento del cibo sono mediamente superate, va garantito per tutti un accesso a cibi rispettosi delle differenze di ciascuno, relativamente alle intolleranze, alle diverse culture, alle scelte personali.

I ristoratori che non l’hanno ancora fatto dovrebbero attrezzarsi perché il rispetto delle differenze sarà sempre più richiesto da parte delle persone, pertanto gli esercizi organizzati in tale senso saranno sempre più apprezzati.

Turismo per tutti

Ultimamente il mio impegno in ambito turistico ha avuto due momenti molto belli: la partecipazione in settembre alla stesura del Manifesto di Matera (che vi invito a leggere on-line) e la partecipazione in novembre, a San Marino, alla prima conferenza europea sul turismo per tutti.

Di quei giorni mi sono rimaste impresse la grande disponibilità del Sindaco di Matera ad ascoltare le nostre istanze e le parole di Antonella Correra ( responsabile del turismo alla Direzione generale Impresa e Industria della Commissione Europea) incontrata a San Marino, che ha fornito questi dati: nel 2012 il mercato del turismo accessibile in Europa valeva 800 miliardi di euro (considerando anche l’indotto) e occupava oltre nove milioni di persone.

Quello del turismo per tutti è un mercato che non conosce saturazione: più si migliora, più cresce. E offre un ritorno dell’investimento (Roi) in circa un anno. Il “non fare”, ovvero non attuare nessuna politica di miglioramento dell’accessibilità, secondo i dati europei costa 420 miliardi di mancati guadagni, la metà dell’operazione di salvataggio della Grecia.

In Europa si stima che le persone con bisogni speciali oscillino fra gli 80 e i 120 milioni, a seconda dei criteri di misurazione, e questo dato è in forte crescita a causa dell’invecchiamento continuo della popolazione.

Cassano ha da poco costituito, insieme ad altri 11 comuni che si affacciano lungo il corso dell’Adda, il Distretto dell’Attrattività, intorno ad un progetto che è turistico e di promozione del territorio insieme e che punta proprio ad un’offerta turistica For All. Questa scelta progettuale comporta il coinvolgimento della gente nelle varie fasi del progetto e la collaborazione con molte delle realtà locali che, direttamente o indirettamente, potrebbero fornire spunti di interesse turistico. Inoltre si dovrà predisporre la necessaria formazione sull’accoglienza dei turisti, in particolare delle persone con bisogni speciali. Queste attività potrebbero consentire interessanti occasioni di occupazione per i nostri giovani e non solo.

Cambiamenti climatici: non è più tempo di esitare

Cambiamenti climatici: non è più tempo di esitare

Nello scorso novembre a Copenaghen è stata resa nota la sintesi finale del 5° Rapporto del Gruppo scientifico intergovernativo dell’ONU sul Cambiamento Climatico (IPCC), un rapporto che rappresenta sette anni di lavoro di oltre mille scienziati provenienti da 160 Paesi del mondo e che è stato approvato dai 195 Paesi componenti questo organismo, con delegazioni formate sia da scienziati che da governi, rappresentativo perciò di un consenso scientifico estremamente vasto e globale.

Cosa contiene questo rapporto? Ci dice anzitutto che la nostra dipendenza dai combustibili fossili è di gran lunga la principale fonte di inquinamento che sta cambiando il nostro clima. E che il cambiamento climatico sta già colpendo persone e natura ovunque: l’acidificazione degli oceani, l’innalzamento del livello dei mari, gli eventi estremi (sia ondate di calore che precipitazioni improvvise e intense), insieme ai profondi cambiamenti in Artico, dimostrano che il cambiamento climatico è purtroppo una realtà.

Nonostante questo, il risultato della conferenza ONU sui mutamenti climatici, tenutasi a Lima in Perù a dicembre, dopo lunghe trattative è stata deludente. Ancora una volta si sono ripresentati i problemi di sempre: gli stati in via di sviluppo accusano i paesi industrializzati di aver causato immani danni, chiedendo un forte impegno economico nei loro confronti. Interessi economici di singoli stati – specialmente di grandi nazioni come Canada, Australia e Russia – continuano a prevalere sugli interessi comunitari globali nella lotta ai cambiamenti climatici. Gli unici dati positivi sono stati l’accordo sul clima siglato tra Stati Uniti e Cina (nonostante questa si ostini a definirsi paese “in via di sviluppo” con relativa volontà di assumersi meno responsabilità rispetto ad altri giganti) e l’obbligo dei paesi a presentare entro ottobre 2015 impegni chiari e definiti contro le emissioni inquinanti, che comprendano nel dettaglio azioni e interventi intrapresi e da intraprendere. Tutto ciò in preparazione del prossimo meeting di dicembre a Parigi, dove un nuovo protocollo vincolante, in
sostituzione di Kyoto, dovrà evitare l’innalzamento di due gradi della temperatura mondiale.

Sappiamo come operare e non dovremmo esitare, ma ancora una volta le nazioni non si sono mostrate determinate a segnare un effettivo cambiamento: le conseguenze negative sul clima le stiamo già pagando tutti a caro prezzo in costi umani ed economici.

CASSANOPOLI – Il patteggiamento è un’ammissione di colpa

Con iManifesto CEE - Dimissioni Cassanopoli patteggiamenti raggiunti nei primi giorni di novembre dall’ex vice-sindaco Conforti, dall’ex assessore Paoletti e dal consigliere comunale Bestetti si è difatto chiusa l’inchiesta che ha visto coinvolta la precedente Amministrazione comunale sulle tangenti legate al Piano di Governo del Territorio che era in corso di elaborazione.
Una pagina brutta e dolorosa per la città, per le persone coinvolte, per i loro familiari vittime due volte.

Prima di passare oltre è importante che i Cassanesi sappiano che il patteggiamento rappresenta un’ammissione di colpa.

Chi si dichiara innocente sul giornale dovrebbe invece vergonarsi e avere la decenza di starsene zitto.

E Bestetti farebbe bene a dimettersi da consigliere i invece di attendere l’infamante decadenza che arriverà in ottemperanza alla legge Severino.

Cassano Etica Ecologista ha seguito questa vicenda fin dal suo inizio e non smetterà di ricordare ai colpevoli le loro colpe ed ai cittadini i danni subiti finché le ferite inferte al nostro comune non si saranno rimarginate.

Manifesto CEE – dimissioni Cassanopoli (2013 11 12)