Quante volte vi siete chiesti “questo imballo dove lo butto?”, “va nella plastica?”
È una domanda ragionevole che nasce dal fatto che “plastica” è il nome comune che attribuiamo ad una vasta categoria di materiali, che sono in effetti costituiti da diversi tipi di polimeri ed hanno caratteristiche fisiche e chimiche differenti. Secondo Wikipedia “le materie plastiche sono materiali organici a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole/ polimeri), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.” Materiali diversi richiedono quindi processi differenti per il riciclo e saranno più o meno riutilizzabili a seconda delle specifiche caratteristiche. Le principali materie plastiche con cui abbiamo a che fare sono:
- polietilene(PE): sacchetti, flaconi per detergenti, giocattoli, pellicole e altri imballi;
- polipropilene(PP) con usi diversissimi: oggetti per l’arredamento, contenitori per alimenti, flaconi per detersivi e detergenti, moquette, mobili da giardino;
- cloruro di polivinile(PVC): vaschette per le uova, film, tubi; è anche nelle porte, nelle finestre, nelle piastrelle;
- polietilentereftalato(PET): bottiglie per bevande, fibre sintetiche, nastri per cassette; •
- polistirene/polistirolo(PS): vaschette per alimenti, posate, piatti, bicchieri.
- Affinché possano tornare ad essere riutilizzate come “materia prima seconda”, cioè abbiano una seconda vita come materie prime per prodotti simili, è importante che in fase di lavorazione vengano divise in modo omogeneo. Per questo esistono in Italia 40 impianti di selezione e lavorazione, i quali, attraverso sistemi meccanici, ottici e manuali (per il controllo qualità), sono in grado di trasformare in nuova materia prima la frazione “plastica” differenziata che viene raccolta nei comuni. Il punto di riferimento per il riciclo della Plastica in Italia è il COREPLA, Consorzio Nazionale Raccolta, Recupero e Riciclo di Rifiuti in Plastica. In generale la regola primaria per sapere se posso mettere qualcosa nel sacco della “plastica” è che “tutti gli imballaggi di plastica vanno riciclati”. Di recente, agli imballaggi si sono aggiunti diversi oggetti monouso (ad esempio bicchieri e posate di plastica) che vanno conferiti con la differenziata. Non vanno mai messi nella plastica i giocattoli e gli oggetti durevoli che sono solitamente costituiti di polimeri non gestiti dalle strutture di riciclaggio (es. ABS) e tutti gli oggetti con parti elettroniche (anche piccole) che costituiscono invece i RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e possono essere conferiti presso i rivenditori di apparecchiature elettroniche o negli Ecocentri comunali, dove verranno trattati per recuperare i materiali preziosi delle componenti elettroniche che sarebbero invece molto nocivi per l’ambiente. Impariamo a differenziare con consapevolezza e responsabilmente, ne gioverà l’ambiente e tutti noi con esso. Per concludere riportiamo una tabella che ci indica com’è andata lo scorso anno la raccolta differenziata della plastica e del multipak nel nostro comune, segnalando che il contributo Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) ricevuto da Cassano d’Adda nel 2017 è stato di 302.629 €, pari a 15,88 € pro capite, che posiziona il nostro Comune al 4° posto tra i 59 comuni in cui Cem Ambiente gestisce la raccolta differenziata.